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“METTIAMOCI IN GIOCO”: la Serie D di Calcio a 5 torna nella Casa Circondariale di Lanciano

Si è svolta nella mattinata di ieri, venerdì 22 ottobre 2021, all’interno della Casa Circondariale la Lanciano, la presentazione del progetto “Mettiamoci in gioco” che vede la partecipazione della squadra di detenuti ASD Libertas Stanazzo al campionato di Serie D di Calcio a 5 nella stagione 2021/22 che si appresta a iniziare. Preseti le autorità sportive federali, tra cui il consigliere FIGC, Daniele Ortolano, ed il presidente LND Abruzzo, Ezio Memmo, il Responsabile C5, Salvatore Vittorio, il presidente AIA Lanciano, Igor Paolucci, il presidente del CONI Abruzzo, Enzo Imbastaro, e quelle politiche, come il neo eletto sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e i due assessori regionali Guido Quintino Liris (delega allo Sport) e Nicola Campitelli (delega Urbanistica), e in ultimo una rappresentanza del Rotary Costa dei Trabocchi Lanciano, che ha donato una muta completa alla squadra.

Il progetto ha preso il via nel 2014 grazie all’intuizione dell’attuale Presidente LND Abruzzo e il Presidente della Delegazione di Teramo, Alessandro di Bernardino, e alla piena disponibilità del Direttore dalla Casa Circondariale di Lanciano Mario Giuseppe Silla.

“Una giornata davvero emozionate – ha affermato l’Assessore Regionale allo Sport Liris – Mettiamoci in gioco è un progetto importante che la Regione Abruzzo vuole portare all’esterno e utilizzarlo quale riabilitazione sociale e preparazione al rientro in società per questi ragazzi”.

“Dopo due anni di pandemia, ci siamo rimessi in gioco anche noi- ha dichiarato il Direttore della Casa Circondariale Silla – visto che questo è il primo progetto che realizziamo. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la partecipazione di questi ragazzi al Campionato di Serie D di C5; con la loro tenacia e forza abbiamo infatti superato enormi difficoltà e limitazioni”.

“Mettiamoci in gioco è un progetto importante per tre motivi – ha aggiunto Memmo – il primo è prettamente sportivo in quanto consente ai ragazzi di svolgere attività fisica; il secondo permette loro, attraverso il rispetto delle regole che lo sport impone, un processo importante di integrazione e un bel percorso sotto l’aspetto educativo; il terzo riguarda l’opportunità di interagire con le altre società sportive le quali, a loro volta, avranno modo di capire e conoscere le difficoltà vissute dai detenuti”.

“L’attività sportiva si pone – ha sottolineato Salvatore Vittorio – l’arduo ed ambizioso compito di guidare i detenuti verso un percorso basato sulla condivisione di valori sani, che permetterà loro di riscattarsi. Impegno, correttezza, consapevolezza, capacità di relazionarsi con l’altro e rispettarlo: questi sono solo alcuni degli aspetti positivi che si vogliono incoraggiare. Mettiamoci in gioco quindi riveste una grande importanza anche per le Società Sportive, in quanto permette loro di vivere un’esperienza umana, educativa e di aiuto al prossimo, unica nel suo genere”.

Parole di elogio al progetto anche da parte del presidente CONI Abruzzo Imbastaro, che ha anche omaggiato la squadra con tute e palloni: “Partecipare a un campionato come la Serie D Calcio a Cinque per ragazzi come voi è complicato ma è un passo importante; la presenza di regole da rispettare vi sarà da insegnamento per tornare alla vita normale”.

“Ringrazio Memmo e Di Berardino – ha ricordato il Consigliere Nazionale FIGC Ortolano – che sette anni fa hanno pensato a questo progetto. I ragazzi dovranno imparare a rispettare le regole e le decisioni poste in essere da coloro che giudicano la partita; sarà un percorso importante di crescita anche sotto il profilo della formazione del concetto di squadra, di gruppo che si creerà negli spogliatoi”.