Anticipando il ritorno in campo delle otto le Rappresentative abruzzesi, che nelle prossime settimane ripartiranno con ancora più slancio e vigore, nei giorni scorsi la LND Abruzzo ha dedicato un importante appuntamento di aggiornamento tecnico e presentazione del “Progetto Giovani” della LND e LND Abruzzo. L’evento, che si è tenuto a Popoli Terme, era rivolto a tutte le società e ai tecnici dei campionati giovanili U19, U17, U15, oltre che dell’Eccellenza maschile e femminile.
Al centro del Progetto l’intensa attività di scouting, caratterizzata da attente valutazioni approfondite e personalizzate, effettuate per garantire ad ogni giovane atleta di ricevere l’attenzione e il supporto necessari per esprimere al meglio il proprio potenziale, e creare un percorso di formazione che possa condurli/e verso traguardi significativi nel calcio.
A condividere idee, esperienze e metodologie di lavoro, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazione tra le società e i tecnici del territorio e la LND e il Club Abruzzo insieme ai vertici della LND Abruzzo, il presiedente Concezio Memmo e i vicepresidenti Laura Tinari e Salvatore Vittorio, e di Club Abruzzo, il coordinatore Alfredo Natali e il commissario tecnico delle Rappresentative regionali Giuseppe Giovannelli, anche Massimo Piscedda, capo del Coordinamento tecnico delle Rappresentative nazionali LND e Alberto Branchesi, coordinatore delle Rappresentative nazionali LND. Presenti naturalmente a Popoli tutti i tecnici e collaboratori di Club Abruzzo.
“Quella delle Rappresentative è una realtà che consente una vetrina unica – ha sottolineato Memmo – Con questo progetto vogliamo valorizzare i nostri giovani talenti: Club Abruzzo è una grande famiglia, unita dalla passione per il calcio e dalla voglia di raggiungere obiettivi ambiziosi, puntando sull’attività giovanile. I raduni delle Rappresentative, come anche gli stage, rappresentano una vetrina unica per i ragazzi, i cui progressi vengono costantemente monitorati. È un lavoro che serve a far notare i nostri giovani ai selezionatori nazionali, lavorando territorio per territorio, con un modello di gestione trasparente e partecipativo”.
“L’obiettivo del ‘Progetto Giovani LND’ – ha chiarito Branchesi – è individuare un percorso di ricerca, valorizzazione e valutazione dei calciatori e delle calciatrici. Non siamo quelli che scopriamo i talenti. Noi facciamo un lavoro di supporto e sostegno al fianco delle Società. La Lega Nazionale Dilettanti crea una attività di ricerca attraverso l’allestimento di Rappresentative nazionali per categorie, e si cerca un livello di confronto tecnico superiore: si fanno amichevoli, tornei con squadre professioniste per poter fare valutazioni parametrate. Così, mettendo insieme i migliori profili e andando ad individuare le opportunità di confronto con altre squadre, gli scout di serie A e Serie B hanno un panorama più attendibile e completo. La prima rappresentativa è nata nel 1996: con gli anni siamo andati ad occupare questo spazio importante per i giovani e ora possiamo contare su un ampio ventaglio che va dagli Under 15 agli Under 20, con una finestra che facciamo sull’Under 17 femminile, che ha dato ottimi risultati quest’anno. Ora occorre potenziare il lavoro già fatto, consolidare le percentuali di trasferimento nei professionisti e soprattutto cercare di implementare l’attività anche numericamente: più raduni, più amichevoli per dare a ragazzi e ragazze ancora maggiori possibilità di mettersi in mostra”.
“Non basta un corso per diventare osservatore – ha concluso – serve una grande esperienza, maturata in anni sul campo e fuori dal campo. Sulla mia pelle, ho imparato che quando ti fidi del tuo istinto, sei un osservatore. Ci sono tre tipi di osservatori: quello pigro, che guarda ma non vede; quello approssimativo, che giudica il giocatore dalla prestazione e, magari, ne mette in risalto più i difetti che i pregi; e l’osservatore vero, colui che guarda in prospettiva, per usare una metafora, non guarda all’albero ma alla foresta. Il giocatore impara quando è in difficoltà: è importante che abbia idee e qualità, anche se la sua struttura fisica è in definizione”. E poi l’appello ai tecnici e ai dirigenti: “Puntate su chi ha le idee giuste, la struttura verrà col tempo”.
In Abruzzo, le prime due Rappresentative a scendere in campo saranno la femminile, oggi, e l’Under 19 maschile, domani, e a seguire la prossima settimana, l’Under 15 e 17. La guida di Club Abruzzo è affidata, dallo scorso luglio, ad Alfredo Natali che metterà a disposizione la propria esperienza maturata nelle società.
“È proprio dalla sinergia fra società e Comitato regionale LND che possiamo far emergere i giovani talenti abruzzesi e portarli in alto, verso società più importanti” ha esordito Natali davanti ad una platea composta da tecnici e dirigenti dei campionati giovanili U19, U17, U15, Eccellenza maschile e femminile, riunita a Popoli Terme. “Leggendo i report della Federazione, i numeri degli atleti e delle atlete che passano dai dilettanti alle società professionistiche sono incoraggianti. Il nostro ruolo è accompagnare i ragazzi e le ragazze, con le società, ad un percorso più ampio attraverso le Rappresentative, con un occhio di riguardo all’aspetto umano e comportamentale. Puntiamo molto sul fare squadra con le società: credo che i tecnici e dirigenti abbiano raggiunto un grado di preparazione, maturità calcistica, didattica e pedagogica che renderà tutto più semplice. È un lavoro di equipe nel quale occorre guardare in prospettiva: è difficile avere una visione programmatica a lungo termine, perché ci vuole grande preparazione, grandi mezzi, grandi strutture. Ma insieme si può fare molto per affrontare insieme sfide più ampie”.