L.N.D. Comitato Regionale Abruzzo
La stagione calcistica della Virtus Vasto si è conclusa con le semifinali del Trofeo Abruzzo nel campionato Under 15 e soprattutto con una bella notizia che rappresenta una sorta di proverbiale ciliegina sulla torta per il club vastese.
In particolare per un ragazzo della formazione Under 15 che proprio in questi giorni ha vissuto una bella e formativa esperienza. Si tratta di Michele Grassi, centrocampista classe 2010 che nei giorni scorsi è stato convocato nella rappresentativa Under 15 nazionale della LND.
Il suo mister Paolo Acquarone lo descrive calcisticamente così: “Michele è un bravo ragazzo che si applica e ascolta. Ci sono tutte le premesse affinché possa fare strada. È un centrocampista dai piedi buoni, bravo ad impostare e a giocare con la palla. Un calciatore completo che tuttavia ha ampi margini di miglioramento a livello caratteriale perché talvolta pecca in eccesso di foga ma solo per l’età che ha”. E con soddisfazione e obiettività aggiungendo: “Siamo soddisfatti del suo percorso come quello fatto da tutti i nostri ragazzi. Certamente arrivare alla rappresentativa nazionale LND è un grande traguardo per lui e per noi come società”.
Per Michele non è la prima volta nella rappresentativa LND, visto che aveva ricevuto la prima convocazione nel mese scorso insieme all’attaccante del Bacigalupo Vasto Marina Thomas Benedetto. Questa volta però il baby centrocampista della Virtus Vasto è stato l’unico abruzzese tra i 39 convocati per lo stage di Formia (LT).
“È stata una esperienza bellissima ed emozionante – dichiara Michele – anche perché sono stato lì con mio padre e poi essere allenato da un ex calciatore del calibro di Giuliano Giannichedda è stato molto stimolante. Sono molto soddisfatto per questa stagione con la Virtus Vasto. Nella prima parte di campionato ho segnato molti gol, nella seconda metà di stagione invece ho fatto più assist, al di là di ciò però l’importante per me è continuare a crescere”.
Il cammino per diventare una stella è ancora irto di ostacoli ma con testa, cuore e gambe i ragazzi come Michele possono arrivare lontano.
di Mattia Di Battista