Via Lanciano snc, 67100 L'Aquila (AQ) | Tel 0862.42681 | Fax 0862.65177 | E-mail: segreteria.abruzzo@lnd.it | PEC: lndabruzzo@pec.it

AMARCORD puntata n.3: FELICE FIDANZA

di Stefano De Cristofaro

 

Qualcuno potrebbe obiettare: «Bella forza, in Seconda categoria sono capaci tutti». Sarà anche vero ma intanto, ad oggi, il record di gol realizzati nell’arco di un’intera stagione calcistica da parte di Felice Fidanza è tuttora imbattuto.

Cinquanta le reti complessivamente messe a segno, nella stagione 2010/2011, dall’allora bomber del Cerchio. Una cifra tonda tonda che in tanti, almeno in Abruzzo, hanno provato (sia prima che dopo) a superare senza però riuscirci: dall’Eccellenza fino alla Terza categoria. A conferma del fatto che arrivare a certi numeri non è da tutti, e questo a prescindere dalla categoria.

Si tratta, insomma di una vera e propria impresa, che il protagonista diretto ricorda così… «Un qualcosa di unico e irripetibile, frutto di una stagione altrettanto straordinaria. Non mi era mai capitato di segnare tanto e nei modi più svariati: di destro, di sinistro, di testa, su calcio piazzato. Persino di tacco, così come emblematica fu la questione dei rigori. Li ho sempre battuti, sbagliandone sistematicamente qualcuno: quell’anno invece dieci centri su dieci. La classica annata in cui come toccavo un pallone entrava dentro, cosa che, prendendomi un po’ in giro, mi ricorda sempre mio fratello Nico».

Un altro con una certa dimestichezza col gol.. «Lui ha segnato molto più di me (superando quota 300, ndr), soprattutto in Eccellenza. E a dire il vero, con i mezzi che aveva avrebbe meritato ben altre categorie ma anche tra i Dilettanti si è tolto le sue belle soddisfazioni». Esattamente come il fratello maggiore, che comprese le cinquanta di cui sopra ha totalizzato in carriera 251 reti, nel corso di una carriera iniziata a Celano e proseguita a Ortona, Luco dei Marsi, Notaresco, Montereale, Pescina, Paterno di Avezzano, Tagliacozzo, Aielli, Valle del Giovenco, Canistro, Fucense, Pratola Peligna e Cerchio, tra serie D, Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria.

«La mia ultima stagione» – rammenta Fidanza senior – «fu quella successiva all’annata dello storico exploit. Da neopromossi vincemmo anche il campionato di Prima categoria, chiudendo al primo posto un’annata nella quale io segnai 30 gol e 25 li fece mio fratello Nico, che quell’anno giocava con me.

Una promozione negataci, di lì a poco, dal Giudice sportivo, che accogliendo il ricorso della Valle Aterno Fossa ribaltò a tavolino l’esito dello scontro diretto disputato alla terz’ultima giornata, capovolgendo di fatto la vetta della classifica».

Grande delusione e la scelta di dedicarsi esclusivamente al ruolo di allenatore, intrapreso peraltro già dal 2000: dapprima nella Scuola calcio del Celano e successivamente nelle giovanili della Valle del Giovenco (con un titolo regionale sperimentale all’attivo), della Marsica Calcio e, più di recente, ad Avezzano, dove ha centrato due titoli regionali (con l’Under 17 e poi l’Under 15) in altrettante stagioni, l’ultima delle quali lo ha visto addirittura sfiorare l’accesso alle final six nazionali, negatogli solo da una peggiore differenza reti.

Nel suo palmares ci sono anche alcune esperienze in prima squadra: da allenatore in seconda a Celano (serie D) e Avezzano (Eccellenza) e di nuovo a Celano, ma come primo allenatore.

«Quest’anno ho accettato di buon grado la panchina del Luco Calcio (nelle cui file ha militato, da calciatore, per diverse stagioni, ndr) in Promozione, attratto dal programma triennale del club, che proprio fra tre anni festeggerà il centenario di attività. Mi è stata affidata una squadra giovane (con lui lavora anche il fratello Nico, che gli fa da secondo, ndr) e sono davvero molto grato alla dirigenza per la fiducia accordatami» – sottolinea Fidanza, che nella vita di tutti i giorni insegna educazione fisica in un istituto di Avezzano, dopo essersi diviso, dal 2009 e il 1014, tra le scuole di Guidonia e Villalba.

Nel frattempo ha anche messo su famiglia, sposando la fidanzata Giusi, dalla quale ha avuto due figli: Nicola, di 9 anni, e Martina, di 6.

«Entrambi già grandi appassionati di sport» – tiene a precisare il capofamiglia – «e anche se so di essere un po’ di parte, posso dire che il maggiore sembra promettere davvero bene». Da calciatore, ovviamente…

Tornando alla famosa stagione dei record, la cosa davvero incredibile è che quei 50 gol furono il frutto quasi esclusivo di pluri marcature. In un’unica occasione infatti gli capitò di segnare una sola rete in partita, collezionando per il resto quattro doppiette, altrettante triplette, due quaterne, una cinquina e una sestina, fino all’incredibile partita contro la Vis Sulmona…

«In quell’occasione» – rammenta l’allora bomber del Cerchio – «ne realizzai dieci in un colpo solo».

La rete più bella di quelle cinquanta?

«Ce ne furono diverse: quella su punizione segnata contro la Pro Celano o il gran tiro al volo nella trasferta di San Benedetto dei Marsi, così come ricordo ancora la splendida doppietta realizzata nel derby col Pescina, frutto di una mezza rovesciata e di un tiro partito da centrocampo, a conferma di un’annata davvero di grazie, per il sottoscritto».

Altro primato che non ha precedenti analoghi, almeno tra i Dilettanti abruzzesi, è quello già descritto delle dieci reti segnate in un solo incontro, sia pur al cospetto di una vera e propria difesa colabrodo, che non a caso chiuse poi l’annata con ben 192 reti al passivo.

«Peccato aver dovuto saltare la gara dell’andata: magari il computo personale sarebbe stato ancor più corposo» – prosegue Fidanza, che nella stagione in questione disputò 26 partite su 30 saltandone dunque quattro: due per motivi fisici e altrettante a causa della febbre.

E pensare che a soli quattro turni dal termine, il capocannoniere del girone non era lui ma l’allora centravanti della Pro Celano Gennaro Melillo, che lo precedeva di ben dodici reti. A favorire quell’incredibile sorpasso contribuirono due circostanze: l’assenza (per squalifica) nel finale di stagione del bomber campano e l’ennesimo exploit del suo collega marsicano. Capace di andare a bersaglio altre quindici volte, nelle ultime quattro partite.

«Fu un testa a testa davvero bello ed entusiasmante» – ammette in conclusione lo stesso Felice Fidanza – «contro un attaccante forte e completo. So che di recente ha avuto alcuni problemi di salute che per fortuna sta risolvendo. Gli auguro di cuore le migliori fortune e approfitto anzi dell’occasione per mandargli un saluto affettuoso e un grande abbraccio. In ricordo dei bei tempi andati»…