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AMARCORD puntata n.5: MATEUS RIBEIRO DOS SANTOS

di Stefano De Cristofaro

Premessa doverosa: Mateus Ribeiro Dos Santos non è l’unico attaccante ad essersi aggiudicato per due volte il titolo di capocannoniere del campionato di Eccellenza.
In precedenza, infatti, altri tre avevano centrato un simile traguardo: l’attuale trainer della Virtus Cupello Giuseppe Soria, che nelle file dell’Atessa trionfò per due anni consecutivi (2004/2005 e 2005/2006), imitato da Fabio Lalli, che oggi allena il Villa 2015 e che se l’aggiudicò nelle stagioni 2008/2009 (col San Nicola Sulmona) e 2018/2019 (a Sambuceto), e dal capitolino Stefano Miccichè, impostosi più di recente nelle file del Lanciano 2019/2020 e nell’Aquila 2020/2021.
La particolarità che rende quella di Mateus un’impresa ad oggi unica è che in entrambe le occasioni (2012/2013 col Civitella Roveto e 2021/2022 ad Avezzano) che lo hanno visto chiudere davanti a tutti questa speciale graduatoria, lui è stato capace di segnare ben ventinove reti.
Exploit sinora eguagliato solo dal collega argentino in forza all’Amiternina Hernan Rodolfo Molinari, trionfatore nell’edizione 2011/2012.
«Eppure, a un certo punto della stagione scorsa sembrava potessi farcela, a superare quota trenta» – ammette con una punta di rammarico lo stesso Ribeiro Dos Santos, nato a Salvador de Bahia (in Brasile) l’8 luglio 1990.
La sua carriera calcistica inizia nelle file del Cruzeiro, con la cui maglia fa il suo esordio nella massima serie brasiliana, prima dell’approdo in Italia (precisamente a Roma, dove già viveva sua mamma), avvenuta a soli diciotto anni, col passaggio alla Valle del Giovenco, dove collezionerà tre presenze in serie C1.
«Non è stato facile» – spiega – «abituarsi ad un cambiamento così radicale. Soprattutto dal punto di vista climatico, essendo abituato a ben altre temperature».
Freddo a parte, comunque, il giovane attaccante brasiliano dimostra di non avere invece alcun problema sotto il profilo calcistico.
Dopo la fugace esperienza sopraccitata, rea possibile grazie all’agente Carlo Perrone, Mateus impiega infatti pochissimo a mettersi in evidenza.
Sin dalla sua seconda stagione italiana, infatti, contribuisce alla promozione (dei record) in Eccellenza del San Nicola Sulmona, andando a segno ben quindici volte.
Un exploit che gli vale le attenzioni dell’ambizioso Civitella Roveto, con la cui maglia il bomber brasiliano totalizzerà, in due anni, la bellezza di sessanta reti in altrettante partite disputate: trentuno nel campionato (poi vinto) di Promozione e ventinove nel successivo (quello del record tuttora ineguagliato), giocato in Eccellenza.
Da lì inizierà un percorso costellato da gol e conquiste (ben cinque i campionati vinti: due in serie D, altrettanti in Promozione, uno in Eccellenza) vissute alle dipendenze di svariate società abruzzesi militanti in serie D: dal Real Giulianova a quella attuale dell’Avezzano passando per Chieti, Francavilla, Vastese e S.N. Notaresco.
Senza contare poi le esperienze fuori regione vissute, e sempre in D, con Matera e Triestina, e quelle all’estero, che lo hanno visto militare, nella massima serie maltese, nelle file del Mosta e dello Sliema Wanderers, per un totale di ventidue presenze e quattordici reti all’attivo.
«Sono molto soddisfatto del mio percorso, anche se penso di poter dare ancora il mio contributo» – sottolinea Dos Santos, che nel frattempo ha messo su famiglia, sposando la connazionale Nusa Pianca (conosciuta in Italia, a Cantalice) dalla quale ha avuto due figli, Cristian (9 anni) e Luca (un anno), nati entrambi ad Avezzano.
Quanto al suo score, come detto provvisorio, nel senso che è destinato ad accrescersi, solo in campionato l’attuale centravanti dell’Avezzano ha sin qui collezionato la bellezza di 227 reti in 365 gare, sei delle quali quest’anno, condite da altrettanti assist.
Numeri importanti che oltre a cinque titoli di capocannoniere (e due secondi posti, a Francavilla e Vasto), divisi tra Chieti e Avezzano, in serie D, Civitella Roveto (in Promozione ed Eccellenza) e di nuovo Avezzano, in Eccellenza, gli sono valsi un altro primato di cui va molto fiero.
«Con ottantuno gol all’attivo» – spiega – «sono l’attaccante col maggior numero di reti realizzate nel girone F di serie D, avendo superato il collega Manuel Pera (attuale centravanti del Ghiviborgo, ndr), uno dei centravanti che stimo di più, insieme a Carlos Franca».
227 gol sono davvero tanti: dovesse sceglierne uno?
«Ne cito due: per la sua bellezza quello in un derby di serie D con L’Aquila, segnato al termine di un’azione personale partita dal limite della mia area di rigore.
L’altro invece è quello che considero il più importante, avendo permesso al mio Chieti, all’epoca in corsa per un posto nei play off, di espugnare il campo della Sambenedettese.
Anche se poi l’obiettivo non fu raggiunto essendo la qualificazione purtroppo sfumata proprio all’ultima giornata di campionato».
Come ben sa, l’attuale primato di ventinove reti, riferito all’Eccellenza, e da lei conquistato ben due volte, deve condividerlo però col suo collega argentino Hernan Rodolfo Molinari. Ha avuto modo di conoscerlo?
«Assolutamente no, nemmeno da avversario. Di sicuro però si tratta di un attaccante molto forte, altrimenti non sarebbe riuscito a segnare così tanti gol. Vedremo se ci sarà qualcuno, in futuro, capace di far meglio. A tal proposito, sono sicuro che il nostro record verrà battuto, prima o poi, e quando accadrà sarò il primo a complimentarmi col nuovo primatista. Nel frattempo, mi godo questo altro piccolo trofeo».
Ha mai pensato a cosa farà una volta appese le scarpette al chiodo?
«No» – la secca replica del trentaduenne bomber brasiliano – «e per un motivo semplicissimo, non avendo ancora alcuna intenzione di ritirarmi dall’attività.
L’unica cosa certa però» – conclude Mateus Ribeiro Dos Santos – «è che difficilmente mi cimenterò nel ruolo di allenatore, ritenendo di non essere tagliato per questo tipo di professione».