Il calcio giovanile come forma di responsabilità sociale d’impresa. La ASD Fater, società dilettantistica pescarese, nasce nel 2005 proprio da questa forma di attenzione al territorio, e soprattutto ai bambini e ai ragazzi figli dei dipendenti degli stabilimenti Fater, azienda abruzzese che si configura come un player di rilievo nel mercato dei prodotti per l’igiene personale e della casa.
Il club è infatti profondamente legato all’azienda, lo stesso campo sportivo è stato costruito in uno spazio adiacente agli stabilimenti del polo industriale pescarese. Nel corso degli anni però, crescendo e ampliandosi, la Fater ha allargato la sua attività a tutta la società civile del territorio, arrivando a toccare anche il settore femminile, e oggi ha circa 290 tesserati tra ragazzi e ragazze.
Da questa stagione il timone della società è passato a Ruggero Ferrante, ex dipendente dell’azienda e da tanti anni dirigente della squadra, che è diventato Presidente prendendo il posto del cofondatore del sodalizio azulgrana, Pierino Di Giandomenico. Il neopresidente Ferrante si è trovato subito a prendere una decisione importante: “Per questioni di budget quest’anno abbiamo scelto di non proseguire l’attività della prima squadra e della Juniores, diventando così una società di puro settore giovanile e puntando tutto sul divertimento dei ragazzi. Una scelta che ci sta ripagando nei numeri del bilancio societario, tornato in positivo, cosa per noi importante. Abbiamo diversi ragazzi che vengono selezionati nelle rappresentative della LND Abruzzo e molti sono stati richiesti da società come il Pescara o il Perugia”.
Una gestione societaria che mette al primo posto il divertimento dei suoi ragazzi, dunque: “Io sono un ex manager della Fater – Racconta sempre Ferrante – Non a caso la prima strategia aziendale di Fater è People First e significa anche lavorare con passione e divertimento. Anche per questo tre anni fa abbiamo introdotto in società una psicologa dello sport e io stesso sono il responsabile della Tutela dei minori”. Oltre il divertimento, il benessere dei ragazzi e dei bambini naturalmente, in particolare sotto l’aspetto psicologico: “Capisco che i genitori dei ragazzi vogliano sempre vincere, ma il benessere psicologico e il divertimento vengono prima di tutto, per questo abbiamo inserito anche la figura del mental coach”.
di Mattia Di Battista