Una squadra in magenta nata praticamente per caso. È questa la curiosa storia delle bambine dell’Atessa Calcio, che da qualche anno sta espandendo la propria attività al mondo del calcio femminile, e per la stagione 2023/24 partecipa al campionato Under 15 Femminile di Calcio a 5.
A raccontare la genesi di questa avventura è il deus ex machina Luciano Cinalli, responsabile dell’attività di base del sodalizio atessano, che da ormai quattro anni segue anche queste bambine.
“Il tutto è nato quasi per scherzo – esordisce Cinalli – Prima della pandemia la nostra società voleva introdurre il femminile e io, dirigente dell’Atessa Calcio, avendo le mie stesse figlie che volevano giocare a calcio, ho iniziato ad occuparmi di questo progetto. Siamo partiti con cinque ragazze, poi c’è stato lo stop per il Covid ma piano piano abbiamo iniziato a crescere e attualmente contiamo 25 tesserate”.
Come detto in precedenza, queste bambine non mancano di entusiasmo, impegno e dedizione, scanditi da due allenamenti settimanali seguiti finora da amichevoli per le varie categorie, perlopiù con squadre del comprensorio della Val di Sangro e del vastese.
Una realtà sempre più in crescita e che cerca di guardare anche al territorio circostante l’agglomerato di Atessa, come sottolinea il responsabile Cinalli: “Il numero è andato crescendo anno dopo anno e noi abbiamo sempre cercato di partecipare a tutte le iniziative FIGC, come il Torneo Esordienti misto di calcio a 11 dello scorso anno e il campionato under 15 di c5 quest’anno. Le ragazze non sono mai rimaste ferme”.
La più piccola è del 2016, la più grande è del 2008 con uno “zoccolo duro” formato da ragazzine nate 2010. Le maggiori soddisfazioni arrivano proprio dalle più piccole che si allenano in gran numero e con grande entusiasmo.
Il progetto dell’Atessa Calcio femminile prosegue dunque con un ricambio generazionale pressoché continuo e con un obiettivo che il suo artefice vorrebbe realizzare al più presto possibile: “Con queste ragazze mi piacerebbe disputare un campionato regionale di Eccellenza femminile, trasformandole in delle vere e proprie calciatrici. Se ci riusciremo o no sarà solo il tempo a dirlo. Vogliamo crescere le bambine con noi per portarle alle categorie apicali”. Nel mentre per le baby giocatrici rossoblù non resta che continuare a giocare e divertirsi.
di Mattia Di Battista