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STORIE DI CALCIO puntata n.11 – BISENTI QUOTA 90

di Stefano De Cristofaro

 

Novant’anni e non sentirli.

Sono quelli di attività celebrati di recente dall’A.S. Bisenti Calcio.

A conti fatti una delle società in assoluto più longeve del calcio dilettantistico abruzzese.

Una storia, la sua, iniziata durante l’estate del 1928, quando Lamberto De Carolis invitò il proprio compagno di scuola Ettore De Flaviis (di Mosciano Sant’Angelo) a trascorrere come ospite della sua famiglia le vacanze estive a Bisenti.

De Flaviis, che pur appena diciottenne era già uno stimato calciatore (titolare nelle file dell’Ascoli, come ala sinistra), avendo l’esigenza di conservare una certa forma atletica, ebbe la felice idea di coinvolgere nei suoi allenamenti anche Lamberto e alcuni suoi amici, insegnando così loro le tecniche basilari del calcio.

Quel gruppetto improvvisato di adolescenti, costituitosi per puro caso, si appassionò talmente tanto a quel giuoco da riuscire, l’anno successivo, a formare una vera e propria squadra e a disputare diverse amichevoli di allenamento contro altre compagini di studenti.

Da lì l’esigenza di dotarsi di un terreno di gioco, individuato presso la piana situata sulla sponda destra del fiume Fino, al di sotto delle mura di cinta del paese, tra il ponte e la chiesetta di Sant’Antonio Abate.

Impresa tutt’altro che agevole, dato che all’epoca, proprio in quella zona, si svolgeva il mercato dei bovini, così come altrettanto ardue si rivelarono anche le successive e indispensabili operazioni di bonifica del terreno prescelto.

Alla fine però, dopo alcuni anni di duro allenamento, ecco arrivare il fatidico momento dell’iscrizione ufficiale, avvenuta nel 1933 sotto la presidenza di Mario Lupinetti, al quale spettò anche l’onore di essere il primo ad iscrivere il neonato Bisenti a un campionato ufficiale.

Inizialmente dotato di una casacca nera, al posto del tradizionale e tuttora in voga rosso e blu.

E sempre nello stesso anno, il 7 di gennaio, si tenne anche l’inaugurazione del campo sportivo, sugellata da un’amichevole con il Teramo, conclusasi per la cronaca a reti inviolate.

Questa la storica formazione bisentina scesa in campo per l’occasione: Antonio Olivieri, Golino Salvatorelli, Alessandro Massini, Severo Forcellese, Sabatino D’Angelo, Pietro Canzii, Emilio De Carolis, Tonino Rossi, Tonino Angelozzi, Lamberto De Carolis (capitano), Alessandro Anzolin.

Vista la longevità del club, sono ovviamente innumerevoli gli aneddoti ad esso legati.

Tra i più curiosi quello verificatosi in una delle prime partite ufficiali: la trasferta di Silvi, in occasione della quale il Bisenti fu sconfitto in “zona Cesarini” a causa di una rete abbastanza “particolare”.

Pare  infatti che allo scadere del tempo regolamentare, con il risultato fermo sullo 0-0, lo stopper del Bisenti invece di cercare di ostacolare l’avanzata di un avversario che palla al piede si stava dirigendo nella sua area di rigore, rimase immobile disinteressandosi completamente dell’azione: a paralizzarlo l’infernale stridio e gli sbuffi di fumo emessi dal treno, un vero “mostro di ferro” per lui non ne aveva mai visto uno in vita sua, e che proprio in quel momento si trovava a transitare lungo la linea ferroviaria adriatica attigua al campo sportivo.

Tra le tante curiosità anche la presenza di un allenatore ungherese, prelevato dal Penne, poco prima dell’interruzione forzata dell’attività, complice lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Tra le colonne portati del club, una citazione di merito spetta poi a Giuseppe Massimi (soprannominato Antognoni), fortissima mezzala del Bisenti degli anni Settanta e Ottanta, nonché altrettanto grande allenatore della compagine rossoblù e attuale braccio destro del mister Giulio Merlini.

Altro nome di indubbio rilievo, quello di Quintino Catitti, attuale e infaticabile presidente del club, nelle cui file ebbe modo di militato a lungo, ricoprendo il ruolo di terzino.

Un uomo d’altri tempi, votato al totale rispetto dei principi di lealtà sportiva e animato da uno spiccato spirito di aggregazione, essendo da sempre un convinto assertore della profonda funzione educativa svolta dalle attività sportive dilettantistiche. Specie in realtà piccole come la sua.

Catitti, come detto, è tuttora operativo e nella stagione appena andata agli archivi ha visto la sua squadra chiudere al sesto posto, ovvero a ridosso della zona play off, il campionato di Seconda categoria, girone D.

Un modo più che dignitoso di celebrare la lieta ricorrenza dei novant’anni, peraltro esaltata da ben due diverse feste ufficiali: quella svolta in occasione del 25 aprile scorso e l’altra, più recente, organizzata, sempre presso il campo sportivo Comunale, il 24 giugno.

Festa, quest’ultima, allietata da un ricco programma, consistente nella disputa del Memorial “Luana Biferi”, cui hanno fatto poi seguito la presentazione del libro “Cuori partigiani” di Edoardo Molinelli e il concerto finale dei Los Fastidios.

Una festosa conviviale che ci si augura possa essere propedeutica a una stagione, la 2023/24, ricca di soddisfazioni (sportive e non) per quello che, a tutti gli effetti, va annoverato tra i club calcistici più longevi del pur composito panorama dilettantistico della regione.