di Stefano De Cristofaro
Poco più di ottocento anime (ottocentoquarantuno per l’esattezza), una dozzina delle quali di età compresa tra i sette e dodici anni. Ed è proprio a questi ultimi che è rivolta la meritoria iniziativa di alcuni adulti: gli stessi che, nel non lontano 2015, decisero di dar vita all’ASD Castelvecchio Subequo C5. Nata appunto da un’idea del suo presidente (tuttora in carica) Gianni Costantini, affiancato nel ruolo di vice da Matteo Angelone, Giovanni Fasciani e Dani Teaca.
«Quell’anno stesso ci iscrivemmo al campionato di futsal di serie D e fu un immediato successo, essendo stati capaci di conquistare, in un colpo solo, la promozione in C2 e la Coppa provinciale di categoria».
A parlare così è Loredana Buzzelli, un’altra delle “menti operative” di questa piccola ma organizzatissima realtà sportiva, che a dispetto di numeri non certo paragonabili a quelli di molte altre società abruzzesi, ha saputo ritagliarsi, e in breve tempo, uno specifico spazio nell’affollato panorama calcistico regionale.
Basti pensare del resto che a due soli anni e mezzo dalla propria nascita, il sodalizio in questione è arrivato a disputare (nella stagione 2016/2017) il suo primo campionato di serie C1, frutto della promozione ottenuta, l’anno prima, attraverso i play off.
Tre i campionati di fila in C1 all’attivo dell’ASD Castelvecchio Subequo. Capace, nel frattempo, di dar vita anche ad un attivissimo settore giovanile, con ben quaranta bimbi del posto tra gli iscritti. Un’ascesa pressoché continua culminata, nel 2020, con la conquista della Coppa Italia (agli ordini di mister Andrea Valente) e la partecipazione, con tanto di terzo posto all’attivo, al campionato nazionale Juniores Under 19. Ascesa purtroppo ostacolata dalla pandemia, che in un contesto simile, fatale a molte altre realtà locali, ha provocato danni di irreparabile portata, costringendo di fatto la dirigenza locale a ripartire praticamente da zero, ovvero dalla serie D (stagione 2021/2022) e con una nuova denominazione societaria: quella di ASD Castelvecchio Briganti C5.
Ma poiché le “vecchie” abitudini sono dure a morire, anche stavolta, alla prima occasione utile, ecco arrivare un altro “double”.
Centrato oltretutto con una squadra giovanissima (diciannove anni l’età media), capace di aggiudicarsi in un colpo solo sia la promozione in serie C2 che la Coppa Abruzzo di categoria.
«E di pari passo», l’orgogliosa precisazione della Buzzelli, «è ripartita anche l’attività giovanile, attraverso un preciso progetto: quello di riattivare in paese una Scuola Calcio finalizzata a far praticare il futsal ai ragazzi del posto, residenti in una zona da anni depressa, sotto il profilo puramente demografico».
E anche stavolta, a capo dell’idea c’è il presidente Gianni Costantini, al cui fianco, per l’occasione, collaborano i vice Marco Valeriano e la già citata Loredana Buzzelli, che hanno poi coinvolto nel progetto anche un paio di giocatori della prima squadra: Matteo Angelone e Davide Valeriano.
«Ad oggi, come detto» – ribadisce con orgoglio la dirigente del sodalizio rossoblù – «possiamo vantare una dozzina di bambini tra i sette e i dodici anni, ai quali cerchiamo di inculcare i principi più sani dello sport, aiutandoli a crescere in maniera eticamente corretta. L’obiettivo era e resta quello di dare continuità a questo gruppo, creando i presupposti per una struttura in grado di crescere e resistere nel tempo».
E mentre la prima squadra disputa le proprie gare nel vicino Palazzetto dello Sport di Popoli, i più piccoli svolgono la loro attività utilizzando la palestra della locale scuola di Castelvecchio Subequo, agli ordini del mister della squadra maggiore Valente, coadiuvato dai già citati Angelone e Valeriano.
«Paghiamo al Comune» – sottolinea in conclusione Loredana Buzzelli – “un fitto mensile, cui va aggiunta una quota destinata a una signora che, due volte a settimana, ovvero in occasione degli allenamenti dei più piccini, ha il compito di pulire e sanificare gli ambienti ad essi destinati. Una spesa alla quale, complice l’attuale periodo di ristrettezze economiche, con relativo mancato introito da parte degli sponsor, contribuiscono anche le famiglie dei bimbi. Alle quali vanno pertanto i nostri più sentiti ringraziamenti. Che desidero inoltre estendere anche ai proprietari del locale bar Komodo, per aver messo a disposizione dei ragazzi delle bellissime divise gialloblù, in rappresentanza di quelli che sono i colori simbolo del Comune di Castelvecchio Subequo».