Quello del portiere da sempre è uno dei ruoli più delicati nel gioco del pallone, sia nella tradizionale declinazione del calcio a 11 sia nel calcio a 5. Un ruolo che, in entrambi i casi, prevede abbondanti dosi di personalità, abilità e persino un pizzico di follia.
È raro che un estremo difensore sia bravo a destreggiarsi in questa veste sia nel calcio che nel “calcetto” ma c’è sempre la proverbiale eccezione che conferma la regola. E l’eccezione nel nostro caso arriva dall’ASD Valle Peligna, società attiva sia nel calcio che nel futsal, la storia è quella di un giovane calciatore impiegato in ambedue le discipline. Si tratta di Leonardo Amicucci, portiere classe 2009, che difende la porta della sua squadra sia tra i pali più grandi del football che tra quelli più angusti del futsal.
Leonardo, che ha fatto praticamente tutta la trafila delle giovanili nel sodalizio raianese, spiega così questa passione per il ruolo di portiere: “Quando ero più piccolo mi è sempre piaciuto stare in porta e recentemente mi sono avvicinato al calcio a 5, che devo dire attualmente preferisco perché mi rende più partecipe al gioco. Sono un portiere che ha una discreta elevazione ed è un mio punto a favore soprattutto nei tiri alti. Mi trovo bene in entrambe le squadre, sia con gli allenatori che con i miei compagni di squadra, che sono del resto quasi gli stessi”.
Un ragazzo atipico anche sotto un altro aspetto che ci ha confessato: “Ultimamente il calcio mi piace più praticarlo che seguirlo in tv e infatti non ho portieri a cui ispirarmi, quando ero più piccolo da tifoso romanista ammiravo molto Alisson”. Una bella storia quella di Leonardo, a cui nulla impedisce di essere un estremo difensore capace di ricoprire lo stesso ruolo in due discipline distinte, difendendo con grande dedizione i suoi due colori: il rosso e il blu dell’A.S.D. Valle Peligna.
di Mattia Di Battista