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Al Gran Galà di Atri brillano le stelle del calcio abruzzese

Lasciate nel cassetto le tute, i borsoni e le divise da gioco e indossati abiti o eleganti o casual, aria rilassata. Con la passione di una stagione entusiasmante vissuta sui campi ancora ben impressa sui volti e nei cuori, ieri sera ad Atri i grandi protagonisti del calcio dilettantistico abruzzese si sono riuniti nella magnifica cornice di Piazza del Duomo, per un indimenticabile Gran Galà, ultimo atto della stagione sportiva 2021/2022.

Tanti gli ospiti, tantissimi i premiati: il presidente del Comitato regionale LND, Ezio Memmo, e il suo Direttivo, con la partecipazione del presidente della Figc, Gabriele Gravina, e del vicepresidente vicario LND, Christian Mossino, hanno dato vita ad una notte da Oscar.

“Sono emozionato: questo è il numero zero di questa manifestazione che abbiamo voluto portare ad Atri, una città che ci ha visto spesso negli anni per tante manifestazioni – ha detto il presidente Memmo nella sua introduzione – . È stata il fulcro della formazione di tanti nostri dirigenti, speriamo che torni ad esserlo. La parola che per me ha il significato maggiore in quest’occasione è: grazie! La rivolgo prima di tutti al presidente Gravina, al vicepresidente della LND, Cristian Mossino, e a tutti i membri della mia squadra e all’amministrazione comunale atriana. Il più grande, però, lo dedico ai presidenti e ai dirigenti delle società: il vostro fare, il vostro agire, ci porta qui a raccogliere il frutto più bello, quello della vittoria. Spero che continuerete a svolgere il vostro lavoro con la stessa passione di oggi”.

Aperta la serata, hanno iniziato a brillare sul red carpet allestito all’ingresso del Teatro Comunale di Atri le stelle della stagione 2021/2022. La lunga carrellata di premi parte dal mondo giovanile. Sentito, profondo, interminabile l’applauso della platea quando viene ricordato Pierluigi Di Berardino, figura storica e indimenticabile, dirigente, uomo di campo, pioniere del calcio a cinque. Tocca a Gabriele Gravina tratteggiarne il ricordo: “Con Daniele Ortolano, con Di Berardino, abbiamo vissuto anni straordinari, con passione, amore per i ragazzi, per i giovani, sempre pronti a fare il meglio di loro stessi. Un periodo straordinario del calcio abruzzese. Sono orgoglioso di condividere con lui anche una parte dell’innovazione data al nostro calcio. Gigi è stato un grandissimo dirigente, non possiamo dimenticarlo. Grazie al presidente Memmo e al Comitato regionale per aver istituto questo premio, testimonianza della continuità di valori che il calcio abruzzese ha sempre espresso”. A Lorenzo Peschetola, stellina abruzzese dell’Inter Primavera Campione d’Italia, e a Filippo Antonelli, direttore sportivo del Monza, promosso per la prima volta nella sua storia in serie A, i due riconoscimenti speciali alla memoria di Di Berardino. Per entrambi, la parola chiave prima di alzare al cielo la pregiata statuetta del Guerriero di Capestrano, è stata: “Passione”. Il motore che muove il calcio, in particolare quello dilettantistico.

“Sono felice, e vi ringrazio, anche a nome del presidente Abete, per questo momento, che ripeteremo e ‘copieremo’ anche nel mio Comitato, Piemonte Valle d’Aosta. In Abruzzo ho trovato persone splendide e un movimento vivo e pieno di energia”, ha detto il vicepresidente LND Mossino.

La serata si chiude con i premi ai migliori calciatori e alle migliori calciatrici di calcio a 11 calcio a 5, e ai miglior allenatori e con i riconoscimenti alle società promosse nei campionati nazionali. Il presidente Memmo, emozionato, ha chiuso dedicando un pensiero ai membri della sua squadra: “La ringrazio, perché anche noi seguiamo i valori del campo e insieme cerchiamo di dare il massimo per le nostre società”.