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Juniores fuori ai rigori contro la Puglia. Ortolano ai ragazzi: “Siamo fieri di voi, tutto l’Abruzzo è fiero di voi”



Difficile descrivere tutte le emozioni che il calcio sa regalare in occasioni come questa, un calcio che si conferma palestra di vita e catalizzatore di sentimenti veri e forti. Le sconfitte, si sa, non sono tutte uguali, e quella maturata oggi al “Tomei” di Sora dalla Rappresentativa Juniores Abruzzo rientra certamente in una categoria a parte. Cuore, grinta e sacrificio non sono bastati ai ragazzi di Ugo Dragone, protagonisti di una gara gagliarda alla ricerca della finalissima del Torneo delle Regioni, e beffati solo alla lotteria dei rigori.

Il match è molto intenso, e nonostante la fatica (5 gare in 6 giorni) l’Abruzzo si presenta in campo alla ricerca della vittoria sin dal primo minuto di gioco. Più guardinga la formazione pugliese, attenta più a non subire che a cercare la via del gol. Dopo soli 6 minuti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è Cellucci a portare in vantaggio i suoi. La Puglia soffre i cross abruzzesi e fatica ad imbastire delle trame offensive degne di nota. A 10 minuti dall’intervallo D’Eramo colpisce di mano in area, ostacolato da un avversario, e l’arbitro assegna il penalty. Ingredda non sbaglia e riporta in equilibrio lo score: 1-1. Sul risultato di parità si va all’intervallo. La ripresa è ancora di marca abruzzese, soprattutto dopo gli innesti di Teraschi e Pompei, che ridanno vigore alla manovra offensiva. Al 70’ il momento chiave dell’incontro: Teraschi salta l’avversario diretto in area e viene buttato giù. L’arbitro non ha dubbi, rigore! Dal dischetto si presenta Paneccasio, ma la sua conclusione viene neutralizzata dal portiere della Puglia. Dragone gioca la carta Bernabeo e l’Abruzzo si ributta alla caccia del bersaglio grosso senza fortuna; dopo 5 minuti di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro, si va ai rigori. Dal dischetto parte meglio la selezione abruzzese, che va a segno con Pompei, Pesce e D’Eramo; la Puglia fallisce il secondo penalty (Lamacchia spara alto), ma centra i 3 successivi rigori, ribaltando il risultato in suo favore grazie agli errori di Teraschi e Cisse. La delusione dei ragazzi di Dragone è incontenibile, così come la festa dei pari età pugliesi. Al rientro negli spogliatoi il Presidente Daniele Ortolano spende parole splendide per i suoi, ricordando a tutti come l’amarezza di questi momenti – sebbene fortissima – sia il segnale che il gruppo ha vinto. “Se fossi un Presidente di società vi prenderei tutti e 20, avete reso orgogliosa tutta la regione e non dovete disperdere il patrimonio umano e calcistico che avete costruito con fatica e abnegazione. Con questo spirito sarete capaci di affrontare le sfide che la vita vi proporrà, ne sono sicuro. Grazie a tutti, ci rivedremo presto per sugellare questa esperienza e premiarvi, perché meritate più di un complimento e dovreste essere fieri di voi e di quello che avete fatto”.